
Cosa diresti a Chiara Ferragni dei Principi?
Questa è una domanda su cui mi sto dibattendo da un paio di giorni. Forse è banale e puzza di facile promozione mediatica e vantaggi SEO. Ma io onestamente di tutto questo me ne sbatto alla grande.
Non sono molto interessata alla moda e non riuscirei a distinguere un pezzo di Versace da uno di Gucci neanche se mi mostrassero l’etichetta.
Però da qualche tempo seguo Chiara Ferragni che oltre ad essere una bella donna è pure carina, autentica e si emoziona tanto. Ride e piange senza essere sguaiata. Non è mai fuori posto e la trovo una tipa dalla gran classe.
Quando ha accompagnato il suo quasi marito a “Che tempo che fa”, Fazio le ha chiesto qualcosa sul matrimonio e lei con una certa grazia ha sfoderato uno dei suoi sorrisi migliori e ha risposto che dell’argomento non avrebbe detto una parola. Cacchio, che brava.
Ditemi dove si vende tutta questa eleganza che ne compro un etto.
Comunque, al di là del suo stile di vita che è distante dal mio come un viaggio sulla luna e ritorno, mi ritrovo nella sua umanità, identica alla mia e di tutti gli esseri umani.
Arrivo al sodo: giovedì sera 14 giugno, mentre stava leggendo le mail dei suoi Followers, a un certo punto fa una story su Instagram, nella quale ringrazia per tutti i messaggi di affetto che sta ricevendo e presa dall’emozione dice qualcosa tipo: sto pensando seriamente a raccontare la mia storia perché penso che possa essere d’aiuto. Credete sempre in voi stessi, mettevi degli obiettivi e visualizzateli.
Ora, diciamocelo, se Chiara Ferragni volesse scrivere un libro, già la sola idea varrebbe un patrimonio e se lo ha annunciato lo farà. Solo ti prego Chiara, ti prego, non parliamo degli obiettivi e delle visualizzazioni come se fossero solo quelli ad averti portato ad essere quella che sei ora.
E così da Giovedì sera continuo a chiedermi:
Simona, cosa diresti a Chiara Ferragni dei Principi?
Se avessi una mail, un messaggio, un’ora della sua attenzione cosa le diresti affinché possa comprendere che il suo successo è solo una conseguenza della qualità del suo stato mentale?
Eh boh, ancora non sono riuscita a creare un trafiletto di sintesi per spiegare velocemente Mente, Pensiero e Consapevolezza però vorrei dirle che gli obiettivi sono solo una conseguenza naturale e ovvia di una persona che è mentalmente in salute. Chi non è in salute non è in grado né di credere in se stessa né di pianificare neanche la lista della spesa.
Molto probabilmente Chiara è felice, determinata, ferma e visionaria a prescindere dalla sua condizione attuale.
Perché Chiara, ti prego, visto che hai un sacco di potere mediatico, non passare il messaggio che il fine è avere l’attico in una zona cool di Milano, ma bensì quello di essere felici al di là delle circostanze e comprendere da dove arriva tutta questa prosperità.
E poi Chiara ti prego, raccontiamo alle persone che gli esseri umani funzionano nello stesso modo: diciamolo che tutti sperimentiamo un’intelligenza che vive nella profondità della vita. Parliamo di come tutti pensiamo continuamente e di come attraverso questo potere viaggiamo per il mondo, creando ricordi, aspettative e umore quotidiano. E che tutte le emozioni e i sentimenti che proviamo sono l’esperienza che facciamo del pensiero del momento. Diciamolo tutto questo. Diciamolo a tutti.
Chiara, forse parlare di obiettivi sarebbe più semplice e più comprensibile per la maggior parte delle persone, ma quanto potrebbe essere più efficace puntare allo spazio in cui gli obiettivi emergono senza sforzo alcuno?
E insomma, Chiara, appena scendi per Pitti Immagine a Firenze, fammi uno squillo, che ci si vede per un caffè.
Un carissimo saluto,
Simona