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BuoneIdee

Paranoie e pensieri ossessivi: come liberarsene?

Come posso liberarmi da questo pensiero ossessivo? Come posso smettere di farmi paranoie?

 

Sono domande frequenti e in giro tra le pagine di questo blog trovi tanti articoli sul pensiero ossessivo, sulla mente e sul suo funzionamento. Nell’articolo di oggi vorrei mostrarti alcuni dati di fatto utili a comprendere come le paranoie e i pensieri ossessivi non rappresentano un problema, a meno che tu non lo voglia.

E’ impossibile comandare i propri pensieri.

 

Come avrai già notato più volte nella tua esperienza personale di tutti i giorni, comandare e gestire i propri pensieri è difficilissimo, praticamente impossibile per lunghi periodi ed estremamente stancante.

Per questo motivo è assolutamente inutile concentrarsi nello sforzo di liberarsene.

Ricorda che è inutile tentare di:

⇒  Non pensare

⇒  Scacciare i pensieri

⇒  Modificare i pensieri

⇒  Sostituire i pensieri

⇒  Spegnere la mente

⇒  Smettere di pensare

In generale tutte queste attività di solito sei in grado di farle quando non ne hai bisogno, ma nei momenti più difficili è molto più faticoso riuscirci e il dispendio di energie potrebbe essere immane.

Cos’è utile invece?

 

Ora che abbiamo capito cosa non serve per neutralizzare pensieri paranoici e ossessivi, andiamo a vedere cosa potrebbe essere d’aiuto.

√   Riconoscere la natura del pensiero

√  Comprendere come funziona il pensiero

√  Comprendere come funzionano le emozioni

√  Essere consapevoli di essere gli unici e soli creatori dei propri pensieri

√  Sapere che esiste un sistema di autocorrezione che, se indisturbato, tende a riportarci spontaneamente al nostro stato di benessere naturale.

√  Sapere che il nostro stato originario e naturale è calma e benessere.

√  Sapere che le sensazioni sono indicatori del grado di affidabilità dei nostri pensieri e non hanno nessuna relazione con il mondo circostante.

Non sono necessarie tecniche o strane abilità per fermare le onde dell’oceano in burrasca: sappiamo che presto o tardi si placheranno.

Non sono necessarie tecniche o sofisticati espedienti per fermare un uragano, sappiamo che quando avrà esaurito la sua spinta si placherà.

Non sono necessarie tecniche neppure per calmare un pensiero ossessivo; per sua natura se non lo alimentiamo con altri pensieri, se ne andrà.

Meno ci occupiamo dei pensieri ossessivi, meno valore, peso e attenzione gli daremo e più rapidamente se ne andranno lasciandoci liberi. Sembra paradossale, ma è così.

 

Il pensiero non è mai il problema

 

Un pensiero o un’ossessione non sono mai un problema di per sé fino a che non decidiamo di dedicargli la nostra attenzione.

Prova ad osservare il movimento del pensiero ossessivo: inizia soffice, leggero, come un’idea sciocca, una bazzecola di poco conto.

Poi lo osservi e inizi a prendere in considerazione l’ipotesi che ci sia qualcosa di vero, reale e importante in quella bazzecola. Inizi a sentire sensazioni sgradevoli e l’idea che ci sia qualcosa di più in quel pensiero prende forma, aumenta.

Finisce che il pensiero alimenta la sensazione, la sensazione alimenta il pensiero e la tua mente viene risucchiata in un vortice del pensiero ossessivo.

Ti faccio una domanda: com’è iniziato tutto?

Risposta: da un pensiero.

Il pensiero ha un potere creativo eccezionale e può arrivare a farti credere che esista un mostro pericolosissimo o un mago enorme e molto potente… mai sentito parlare di quel grande, famoso, potentissimo Mago di Oz?

Leggilo guardando in questa direzione, sono certa che scoprirai meraviglie!

Buon cammino!

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