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BuoneIdee

Quando scegliere di agire e quando fermarsi?

Agire o non agire? Parlare o tacere?

Come decidi se è il momento buono di agire o quello di aspettare? Cosa ti fa scegliere di parlare o tacere?

Nell’esplorazione dei Tre Principi si parla spesso di buona sensazione come mezzo per scegliere. Noi ci abbiamo riflettuto su tantissimo. Perché diciamocelo, come nella pubblicità dell’auto che frena da sola, a chi non piacerebbe avere un sistema automatico che ti permette di sapere se fare o non fare una cosa, dire o non dire ciò che pensi ecc…?

Un chip che funzioni lo avevo sempre desiderato, ma nessuno mi aveva mai spiegato che quel chip ce l’ho, anzi, sono proprio fatta di quel cip.

Come scegliere quando intraprendere un’azione e quando invece  è meglio evitare di agire è piuttosto importante, sia nelle relazioni personali che nella vita lavorativa. Il sapere quando siamo abbastanza lucidi per cogliere le situazioni e quando invece la nostra mente è distratta da mille pensieri che ci impediscono di avere una quadro preciso della situazione ci potrebbe essere di grande aiuto nel diventare consapevoli della nostra obiettività di momento in momento.

Ci sono alcuni modi di puntare l’attenzione a quel un’unica direzione che è il modo in cui percepiamo la realtà, che purtroppo è talmente grande e impalpabile, che si fatica a renderla a parole, ma ci provo.

La Piramide delle Azioni

Immagina una piramide, è composta da tre lati, ma i lati, solo insieme formano la piramide, da soli, invece, non sono granchè. Ora scomponiamo i lati ai soli fini esplicativi, per poi vedere la piramide nel suo complesso.

 √ Obiettività

Ognuno di noi ha la possibilità di comprendere quando è nelle condizioni migliori per prendere una decisione “buona”, per scegliere di fare un’azione “adeguata” ai propri obiettivi; per decidere, la cosa più utile è il vedere e comprendere chiaramente e nella sua globalità la situazione; avere prospettiva su questa situazione, non essere offuscati da pregiudizi, false credenze, paure … insomma non avere troppo pensiero attorno alla situazione, perché il pensiero è come la nebbia, ostacola la visuale.

Di solito l’assenza di pensiero la percepiamo nel corpo come uno stato di quiete, calma, tranquillità.

√ Saggezza

L’assenza di pensiero ci permette di essere in contatto con noi stessi al naturale, con il nostro io più puro, originario, incontaminato. Da questo spazio emerge la saggezza.

√ Amore Incondizionato

L’io più puro e incontaminato è l’essenza di ciò che siamo. E noi siamo puro Amore. Siamo tutti parte di quell’unica forza che è la vita e la vita in se non è altro che Amore, quell’Amore che naturalmente si sprigiona in noi quando non ci sono pensieri che ci distolgono da ciò che siamo realmente.

Se mettiamo insieme tutte questi aspetti, i lati della piramide, possiamo trarre una conclusione rapida, tascabile, diciamo così, per orientarci nel mondo; e sapere se agire o fermarsi, parlare o tacere.

È la sensazione di puro Amore che sentiamo dentro di noi di momento in momento.

 

Agire, parlare o fermarsi è questione di Amore.

Due anni fa ho partecipato al corso di Jack Pransky intitolato Genitori e Insegnanti dal cuore e la cosa che più mi ha colpito, e che da quel momento è rimasta sempre con me, è la consapevolezza che quando sento l’amore dentro di me, posso dire qualsiasi cosa a mio figlio (in quel caso si parlava di figli), o a chiunque altro, se lo sento giusto e posso fare ciò che in quel momento ritengo utile e corretto, perché quella sensazione mi sta dicendo che sono connessa con lui e con l’universo intero.

Quando sento l’Amore dentro di me, mi sento in contatto con tutti gli altri esseri viventi, perché se tutti noi siamo fatti di amore, in quel momento sto sentendo anche l’altro, sto sentendo la totalità della vita.

Questa è Connessione.

Connessione con il Tutto.

Sembrano paroloni, sembra qualcosa di mistico, ma in realtà è talmente semplice, che è difficile da spiegare. È talmente grande, che fa l’effetto di quando ci si trova sotto ad una tela gigantesca e bellissima, se ne percepisce la grandiosità, ma si fatica ad averne una percezione completa, tanto è grande.

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