
Senti di aver perso la speranza?
Se senti di aver perso la speranza? Abbiamo qualche nuova idea per te. Questi ultimi due anni, 2020 e 2021 ci hanno messo alla prova, siamo spesso rimaste in silenzio, perchè ci siamo ripromesse di parlare solo quando avevamo qualcosa di veramente importante da condividere. Il mare era in burrasca, per certi versi lo è ancora, e ci siamo concentrate sull’imparare ancora meglio a mollare gli ormeggi e a fluttuare insieme alle onde. Alle volte, come Simona ci ha già ricordato alla fine del 2019, è necessario semplicemente accettare di tapparsi il naso e finire sott’acqua, senza opporre resistenza, fiduciosi che è nella natura delle cose galleggiare e quindi, che saremmo riemersi più velocemente, se non avessimo forzato in qualche direzione, mossi dalla paura.
Ebbene, stiamo riemergendo, psicologicamente almeno e come noi, molti altri. Abbiamo quindi deciso di condivedere alcune intuizioni che ci sono arrivate, questa volta via mail, non sono direttamente emerse da noi, ma le condividiamo con voi e nel farlo, ci diamo la possibilità di farne emergere alter in voi e in noi.
Nei momenti difficili l’amore incondizionato ci ha sostenuto e il ricordarci di come funziona l’essere umano ci ha fatto da bussola. Ecco alcune implicazioni che derivano direttamente da queste consapevolezze.
- “La mente diventa davvero molto creativa quando è limitata e c’è un problema da risolvere. Pensaci: la creatività spesso nasce dalla ricerca di soluzioni ai problemi. Siamo letteralmente progettati per risolvere i problemi. Nessun problema, nessuna creatività. È il fatto più promettente dell’essere umani: è dentro di noi superare e risolvere qualsiasi cosa. E possiamo creare di fronte a qualsiasi cosa, e lo facciamo costantemente. Le creazioni, le invenzioni e le intuizioni più sorprendenti possono arrivare nel mezzo di quello che sembra essere uno scenario impossibile.”
Aggiungerei, che non ha senso forzarsi nella ricerca di qualcosa di creativo, ciò che abbiamo sperimentato essere di maggior aiuto è il non ancorarsi a ciò che già sappiamo, che già conosciamo; rimanere aperti e disponibili a vedere e sentire qualcosa di nuovo è un buon modo per permettere alla nostra natura creative e spontanea di farsi strada in noi.
- “Forse essere fiduciosi non significa provare speranza. Forse si tratta di prendere una posizione, di impegnarsi in una lente da cui guardare. Sapevi che la tua mente può farlo? Che a volte la tua mente può funzionare come un termostato invece che come un termometro? In altre parole: la speranza può essere qualcosa che viene dall’interno, non dal fatto che qualcosa stia accadendo o meno all’esterno. Invece del mondo che ci rende senza speranza, possiamo rendere il mondo pieno di speranza. Perché la speranza è necessaria solo quando non c’è speranza. A che serve la speranza quando il futuro sembra luminoso?”
Personalmente fatico ad accettare questo suggerimento, non perchè non lo trovi stimolante o piacevole, ma perchè più volte mi sono ritrovata senza speranza a discutere tra me e me sul fatto che non avevo il diritto di stare così. Ciò che ho trovato molto utile è stato invece il ricordare che l’unico momento che ho a disposizione è ora. Il prima (ieri-passato) è già terminato, il dopo (domani-futuro) non so se lo vivrò, ma ora sono qui e sto vivendo; la scelta su come viverlo è mia: voglio stare in una sensazione di sfiducia e pessimismo o preferisco la speranza? Dato che mi costa uguale, di solito preferisco la speranza. Tutto qui. Questa semplice scelta è spesso capace di innescare una spirale che mi solleva verso la fiducia, verso la leggerezza, e sorretta da questi sentimenti di solito funziono meglio e sono di maggior aiuto a chi mi sta intorno e al mondo intero.
- “La mente può creare un sentimento e agire su un altro. Ciò significa che puoi creare azioni positive quando la tua mente è negativa. È stato sconvolgente per noi quando l’abbiamo capito per la prima volta. Pensavamo che se ci fossimo sentiti male, ciò significava che dovevamo FARE ciò che diceva il sentimento. Ma indipendentemente da ciò che sta accadendo e indipendentemente da come ci sentiamo, possiamo agire in modo diverso. Le emozioni non ci dicono cosa possiamo o non possiamo fare, ci stanno semplicemente dicendo cosa ci passa per la mente.”
Ricordare che le sensazioni sono il termometro dell’affidabilità dei nostril pensieri e non danno istrzioni su come agire è il nostro Salvavita per eccellenza.
- “Non devi ascoltare tutto ciò che nota la tua mente. Sembra ovvio vero? Ma a volte ci dimentichiamo, anche se abbiamo accesso a 1000 informazioni e 1000 pensieri casuali, possiamo renderli irrilevanti per il 95%. Puoi scegliere ciò che ti parla più forte e ignorare il resto.”
A me avevano fatto credere che questo atteggiamento fosse bollato dall’etichetta Menefreghismo, in realtà è semplicemente il modo in cui siamo stati costruiti, il cervello si abitua a considerare solo certe informazioni e le altre le elimina, le relega ai margini, non le considera, perchè altrimenti impazziremmo. Pensate a quante informazioni non prestate attenzione quando fate l’abituale gesto di guidare l’auto, eppure non vi schiantate ogni volta che accendete il motore. Ecco, l’abitudine a prendere in considerazioni certe informazioni e altre no è strettamente legata alla nostra considerazione di quanto important siano quelle informazioni. Attenzione, ogni tanto soffermatevi a considerare se quelle informazioni sono realmente così importanti da meritare tanta attenzione da parte vostra, se vi servono veramente. Osservando con onestà, potreste accorgervi che alcune abitudini di pensiero e alcune informazioni non vi servono più o che non state facendo abbastanza attenzione ad altre che vi sarebbero molto più utili.
- “Siamo a un passo dal cambiare il mondo. Questo è stato il fatto più stimolante per noi. L’innovazione è a un pensiero di distanza. Ci sono leader dormienti nel mondo in questo momento che possono svegliarsi da un momento all’altro. Chiunque legga può avere un nuovo pensiero in grado di cambiare il modo in cui guardiamo al tutto. Possiamo camminare lungo la strada, inciampare in piedi e realizzare i segreti dell’universo. Va tutto bene, e può succedere tutto in qualsiasi momento.”
Questi spunti di riflessione ci sono arrivati da un Gruppo straordinario che sta facendo grandi cose per la società a Chicago, se volete conoscerli meglio, potete sbirciare sul loro sito: One Solution Global
Noi speriamo che questa condivisione possa contribuire a togliere un po’ di peso dalle vostre spalle e un po’ di polvere da alcune abitudini di pensare o di agire che magari non servono più.
A presto e buon cammino!