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BuoneIdee

Tutta questa sofferenza mi ucciderà. O forse no.

Cosa misteriosa è la vita. Un bel giorno arriva e ti schiaffeggia in pieno viso, ti lascia agonizzante a terra ed è lì che non puoi fare a meno di pensare che quella sofferenza, prima o dopo ti ucciderà.

Carissimi colleghi umani, questo post è per tutti noi, che stiamo navigando nella vita.

Ti consiglio di leggerlo se:
– Se sei in relazione con qualcuno che consideri speciale
– Se hai la responsabilità di curare, educare e insegnare
– Se hai un lavoro
– Se non hai un lavoro
– Se sei un capo
– Se sei un subalterno

Ma soprattutto ti consiglio di leggerlo se a volte ti senti insicuro, insoddisfatto e triste. Quella sensazione che ti prende alla gola e ti fa tremare di paura, che non ti lascia dormire e ti fa dire: Dio mio, non sto in piedi, non ce la farò mai.

Se ancora non ti è mai capitato ma hai notato che qualcuno della tua cerchia, vive questo momento di puro panico, ti prego fai un gesto di umanità: condividilo sulla tua bacheca di FB, o manda un messaggio diretto con link :-))

UNA METAFORA INTERESSANTE

Sapete, qual’è l’articolo più letto di questo Blog?
Superare un momento difficile viene letto una decine di volte al giorno per tempi lunghissimi. E allora ci siamo poste delle domande: cosa cercano le persone? Che risposte vogliono per superare un momento difficile e ritornare a stare finalmente bene?

In questi mesi stiamo ospitando un corso che si tiene on line. Un corso bello, nato dalla voglia di approfondire alcune idee scritte da Sydney Banks sul libro “Il Tassello Mancante”.
Incontri che spazzano via la nebbia anche solo per il clima di profondità in cui ci si immerge.
Un paio di settimane fa, ha parlato Natasha Swerdloff, una psicoterapeuta danese interessantissima.

Ha raccontato una metafora che non conoscevo e che credo sia utilissima a chi ha la sensazione di essere frantumato dal dolore e dalla sofferenza di un momento difficile.
L’ho trascritta e ve la metto così com’è:

Una delle mie metafore preferite, sui Principi, è quella dello schermo.

Immaginate di essere uno schermo senza limiti; siete consapevoli di ciò che viene proiettato sullo schermo, ma non siete il film. Il film è il pensiero. C’è sempre un film sullo schermo, perché è questo il modo in cui Pensiero crea in modo infinito. A volte c’è un film triste, a volte c’è un film spaventoso e altre ancora divertente, romantico. Non ha importanza quale sia il film.

Lo schermo è intoccabile dal film.

Se nel film c’è un’esplosione il video non si crepa. Se il film è divertente lo schermo non riderà. Lo schermo è neutro. Il film è neutro. E c’è un’intelligenza al di là della vita che rafforza tutto questo. È quest’intelligenza che sta alla base della vita che permette a ciò che pensiamo di essere portato in vita. Le implicazione della comprensione dei principi è la comprensione dei doni spirituali che creano l’esperienza in modo da fare esperienza della vita. E sono doni bellissimi se comprendiamo come usarli in maniera corretta. Ma nessuno ce lo insegna e quindi ne facciamo un uso improprio. Abbiamo l’abilità di pensare ogni cosa e possiamo creare qualsiasi tipo di film. Il problema è quando lo schermo pensa di essere il film. Quando lo schermo che sta dietro al film diventa una cosa unica con il film stesso. Se lo schermo rimane consapevole della presenza del film non ne sarà toccato. Ma se se ne dimentica, percepisce il film come se stesso e ne diventa una cosa unica. […]

Ogni volta che ci dimentichiamo che siamo lo schermo percepiamo il film. E ne rimaniamo incastrati nella trama e ce ne sentiamo vittime. Un film triste mi rende triste, un film spaventoso mi rende impaurita. A volte il film è uno di quelli brillati e io posso dirmi: “Ehi posso essere felice ora”. […]
Una della frasi famose di Syd dice:

Mi piacerebbe che tutti potessero capire il potere del pensiero in modo da non esserne spaventati.

A volte ho dei film d’orrore che scorrono sul mio schermo, ma non si spaventano più. A volte mi dimentico e divento una cosa unica con il film e soffro, però fortunatamente non dura così a lungo. Poi posso rilassarmi e allontanarmi dal film e notare la consapevolezza che sta dietro il film.
Se c’è una cosa sempre presente in ogni esperienza è la consapevolezza di ciò che accade.

Le tue esperienze vanno e vengono. Il pensiero e le sensazioni cambiano in tutta la vita, ma la consapevolezza di tutte l’ esperienze non cambierà mail. La consapevolezza che sta dietro l’ esperienza è la stessa di quando avevate 5, 15, 25 anni. In qualsiasi età ti trovi la consapevolezza che c’è in tutte le esperienze non cambia. Lo schermo è sempre lì, proietta un film di un bambino di 5, di 15 e di 25 anni. Questo è il motivo per cui non ci sentiamo mai vecchi. Mio papà ha 80 anni e dice sempre che non si sente un ottantenne e dentro di sé è sempre un ragazzino.
Capita anche a voi?

Se ci guardiamo allo specchio vediamo dei cambiamenti: vedo dei capelli bianchi, delle rughe sugli occhi ma dentro di me sono una ragazzina.

Ora, mi scuso per l’adattamento del testo. Ho tradotto dall’inglese all’Italiano e ho cercato di adattare in corsa ma non ho voluto intervenire più di tanto.

Quello che ho colto da questo racconto dello schermo mi pare una cosa bella da sapere.
Sì perché se mai io passassi attraverso una circostanza paurosa e dolorosa, credo che faccia la sua differenza sapere che per quanti pugni e schiaffi ci siano nel mio film, il protagonista non viene veramente ferito. E io come il mio protagonista, potrei uscire da questa vicenda ferita, invalida o morta ma qualcosa di eterno in me, sarà per sempre intoccabile e inviolabile.
E anche se fossi una sopravvissuta e vivessi per tutta la vita con certe immagini negli occhi, io so che quella cosa intoccabile che vive dentro di me e mi guida è la mia natura più pura ed è intatta.

Sembra filosofia, eppure io so che almeno una volta, avete sentito questa forza che vive in ognuno di noi.
Potremmo dimenticarcene. Potremmo non farci caso per il resto della vostra vita.
Ma sapere che c’è, fa la differenza tra essere un miserabile o una persona ricca di speranza.

Se vuoi le registrazioni dell’episodio di Natasha, sappi che sono tradotte dalla nostra grandissima Graziana Esposito che fa sempre un lavoro di straordinario.
Chiedi a Monica le info per l’acquisto mandandole una mail a monica@rendilopossibile.it

 

 

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