
I Mattoncini Lego tra le 10 Mostre d’Arte più visitate al Mondo
Domenica scorsa sono andata a Torino a visita una delle 10 mostre più visitate del mondo negli ultimi anni. È la mostra di Nathan Sawaya The Art of the Brick®
I Brick sono i mattoncini LEGO®, quel giocattolo tanto comune e tanto caro a milioni di bambini nel mondo dal 1936 pare.
Ho un figlio maschio che adora i Lego®, non è un segreto, ho anche un marito maschio e adulto che adorava e adora tutt’ora i Lego® e quindi era ovvio andare a vedere questa mostra. Ma, assolutamente non è una mostra per soli appassionati, ne tantomeno per soli maschi. Questa è una vera e propria mostra d’arte e Nathan Sawaya è un genio, un artista vero, colto, spiritoso, profondo e molto creativo.
I sogni si realizzano un mattoncino alla volta…
esattamente come i cambiamenti si realizzano un pensiero alla volta e le maratone si corrono un passo alla volta. Frase scontata, ma dannatamente vera e soprattutto, chi ci ha mai pensato di realizzare i sogni di questo tipo con i mattoncini Lego®?
Nathan Sawaya, ex avvocato preferisce giocare con i lego seduto sul pavimento piuttosto che restare seduto ad un tavolo presidenziale a trattare fusioni aziendali da milioni di dollari. E adesso come glie lo spiego a mio figlio che non può stare sempre seduto a giocare? E perché dovrei spiegarlo? Sono un po’ confusa. Ma andiamo con ordine.
Vorrei innanzi tutto rassicurare tutti i genitori e insegnanti che questa non è una mostra di giocattoli, ma è una vera e propria mostra d’arte che attraverso l’oggetto giocattolo racconta l’arte, l’introspezione, la riflessione su se stessi, l’autostima, la creatività e la storia, e lo fa in modo che i bambini lo vogliano capire, lo vogliano scoprire, e lo vogliano leggere.
Si, leggere, leggere ogni targhetta scritta accanto alle opere per scoprire non solo da quanti mattoncini è composta, ma soprattutto che cosa rappresenta, quale messaggio voleva trasmettere l’artista con quell’insieme monocromatico di mattoncini.
La sua idea di arte.

Raccontare la fiducia in sé stessi.

Raccontare l’arte – Klimt

Basta, non vi mostro altro, perché questa mostra va vissuta, non solo guardata. Tra queste opere si deve camminare, respirare, emozionarsi, rimbalzare.
La disposizione, le luci, le scenografie sono veramente perfette e le voci e i passi dei bambini che tra queste opere si divertono, si incuriosiscono, si perdono è quanto di più bello si possa vedere. Si potrebbe trascorrere ore ad insegnare geometria, scienze, educazione emotiva, arte, geografia, storia… Bambini e adulti hanno occasione di riflettere anche su se stessi, sulle loro emozioni, sulle loro paure e sulle loro gioie in modo stupefacente.
In questa mostra l’arte è diventata il mezzo di congiunzione tra il mondo materiale conosciuto ai bambini e il mondo immateriale delle emozioni, dei pensieri, dei desideri ancora difficilmente decifrabile.
Un genio della comunicazione che usa uno strumento semplice come i mattoncini Lego®, per comunicare messaggi profondi con un linguaggio personalissimo, ma di facile comprensione.
La mostra sarà a Torino ancora fino al 24 Febbraio 2019 e vi consiglio vivamente di andare a vederla; non importa l’età, perché tutti possiamo arricchirci enormemente grazie all’arte.
E se volete trascorrere qualche giorno in più a Torino, ricordate che ospita uno tra i musei Egizi più importanti del mondo oltre ad essere una città bellissima e affascinante per un altro milione di motivi!
Quando tornate, fateci sapere le vostre impressioni e lasciate un commento qui sotto! Ma soprattutto condividete l’articolo e invitate i vostri amici a venire con voi per visitare questa mostra fantastica!