
Le 5 Cose che ho Amato di Berlino e un Dubbio
Lo scorso fine settimana sono andata a Berlino e anche se mi ero studiata tutta la guida delle Lonely Planet e avevo controllato tutto il sito www.visitberlino.com l’esperienza che mi sono fatta di questa città è stata qualcosa che non mi sarei mai aspettata.
Se stai pensando di andare a Berlino e anche tu hai già studiato tutta la guida, ma desideri qualche suggerimento per vivere questa città ti consiglio di leggere le 5 cose che ho amato di più e il dubbio che ancora mi è rimasto.
Per iniziare vorrei darti qualche informazione, semplice semplice, per arrivare al centro città: io sono arrivata all’aereoporto di Schoenefeld e uscita dal terminal, ho trovato un comodissimo bus (X7 per Rudow) che mi ha portata alla fermata azzurra della metro (che loro chiamano U-Bahn) di Rudow. Da lì è praticamente facilissimo raggiungere il centro e qualsiasi altra destinazione hai in mente.
Puoi scaricare una mappa ben fatta qui
La cosa interessante della metro berlinese, è che non esistono tornelli di accesso ai treni. La macchinetta per la distribuzione dei biglietti è ad ogni fermata ma non ho ancora capito come fanno a controllare che tutti gli utenti siano in regola con il pagamento del ticket.
Sarà mica che i tedeschi hanno un senso civico così alto che non c’è bisogno di alcun controllo affinché tutti paghino il loro trasporto?
Insomma, con questa domanda praticamente mi sono intrattenuta tutto il fine settimana e ancora non ho una vera e propria risposta ma mi auguro che Federica, che vive a Berlino e che ho incontrato casualmente in piscina solo una settimana fa, alzi la testa dalle sue sudate carte e venga in mio aiuto (per inciso, le ho scritto un messaggio e spero di poter creare un nuovo post insieme a lei – finger cross for me)
Comunque, ritornando a Berlino e alla sua mastodontica identità, non posso fare a meno di realizzare il peso che la storia ha avuto su questa città. Camminando per le strade e osservando i frammenti storici presenti in ogni dove, mi sono accorta che questa è città segnata. Non mi hanno lasciata indifferente i luoghi della memoria per gli Ebrei, i Rom, i Sinti e gli omosessuali sterminati durante il terzo Reich e la fila di san pietrini incastrati nel manto stradale per ricordare i confini del muro che ha separato un popolo dal 45 all’89.
Io non ho un gran ricordo dei giorni della caduta del muro, ero solo una bambina e all’epoca le informazioni venivano condivise con meno forza. Ma dopo questi giorni, in cui ho visto con i miei occhi la gravità di ciò che è accaduto lì durante la guerra fredda, mi sono andata a guardare i video di quel 9 Novembre 1989 (https://www.youtube.com/watch?v=6weAJL7_vCI) e mi sono resa conto che ho mancato per inconsapevolezza, una pietra miliare della storia dell’Europa.
Tuttavia, ogni volta che visito un luogo e che faccio del turismo amo mettere in ordine di gradevolezza i luoghi che ho visitato e per Berlino questa è la mia #top5:

#1- Il Palazzo del Reichstag: Non ci volevo andare perché la politica non mi sembrava qualcosa su cui puntare questa vacanza ma poi mentre sono passata da lì davanti ho notato una bella fila per la prenotazione e mi son detta che forse valeva la pena dargli un’occhiata. Mi sono prenotata on line (azione necessaria e obbligatoria) al botteghino difronte ai controlli della sicurezza del palazzo ma se volete farlo da casa, potete farlo qui: https://visite.bundestag.de/BAPWeb/pages/createBookingRequest.jsf?lang=en . L’ingresso per la cupola e il tetto è gratuito e l’audio guida è compresa.
Sono rimasta a bocca aperta dalla bellezza architettonica della cupola che è un capolavoro dell’ingegno umano. E’ incredibile come tutta quella bellezza sia potuta sorgere dalle ceneri di una nazione messa in ginocchio dagli avvenimenti storici degli ultimi cinquant’anni.
Fate a meno di qualcosa, ma la cupola va vista.
#2 – L’Est Side Gallery: ovvero la più grande galleria d’arte a cielo aperto nata da un’idea bellissima. In questa parte di città lungo la Sprea, il fiume che taglia Berlino, hanno lasciato sù come memoria storica 1.300 metri di muro su cui alcuni artisti provenienti da tutto il mondo hanno lasciato la loro bellezza.
Sarà che la giornata era bella e calda nonostante l’autunno ma devo dire che è stato toccante fiancheggiare i resti del muro decorati d’arte. Non so, mi è venuto da pensare che se fossimo più abituati a vedere la bellezza nel mondo, magari riusciremmo a sfanculare la guerra e perdonatemi la volgarità.
#3 – Il museo di Pergamo: che per l’appunto era parzialmente in restauro e la sfiga vuole che lo sia per ancora un paio d’anni. Comunque devo dire quel che ho visto mi è piaciuto parecchio. Soprattutto la porta di Ishtar mi si è infilata negli occhi con una maestosità incredibile.
L’accesso è all’interno dell’isola dei Musei che è diventata patrimonio dell’Unesco nel 1999 e che ve lo dico a fare è qualcosa di fantastico. Il biglietto lo potete fare on line, ma visto il periodo io l’ho fatto direttamente lì, tanto è sempre necessario fare la coda per accedere alle casse, alle audio guide e ai guardaroba.
La cosa bella, che mi ha galvanizzato un sacco è che le audioguide sono tutte comprese nel prezzo e le spiegazioni sono fatte davvero bene.
#4 – L’Holocaust Memorial: consiglio a tutti di vederlo. E’ estremamente toccante vedere tutti questi blocchi messi uno di fianco a l’altro. Ci si può camminare dentro e c’è tutto il tempo di pensare al significato di quest’opera monumentale. Vi consiglio il museo che sta sotto quest’opera: è bellissimo!
L’ingresso è gratuito ma l’audio guida costa 4 euro, che ci sta.
Una richiesta: per favore, evitate di stare seduti sui blocchi, fare selfie e foto cretine che troneggiano su instagram, infondo si sta parlando di un Olocausto.
#5 – Postdamer Platz: Ci sono arrivata che era già buio e la sensazione è stata bellissima. All’interno del palazzo della Sony è stato creata questa piazza coperta, piena zeppa di locali e negozi. Raccontarla con rende l’idea, va vista. Io mi sono fermata in uno Starbuck per una spremuta d’arancia e un’oretta di lettura. Vedere tutte quelle persone e la bellezza di questa struttura illuminata sopra la mia testa è stata una sensazione grandiosa.
Sono tornata ieri sera con gli occhi peni di belle cose, la pancia piena di buona birra e un dubbio: ma veramente i tedeschi sono così civili come mi hanno sempre detto a scuola?
Io so solo che il venerdì sera quando sono arrivata, seppur mi sentissi totalmente al sicuro, quasi tutti avevano della birra in mano e molti erano abbastanza alticci ed erano solo le 19. Il sabato mattina uscita alle 8 e 30 dall’albergo ho trovato una città deserta e addormentata; per arrivare al Neus Museum ho dovuto, senza scherzi, evitare le montagne di immondizia lasciata a terra tra cui bottiglie di vino, di birra e di super alcolici.
Ecco magari, mi sarei aspettata qualcosa di meno nauseabondo.
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Buona Berlino e mi raccomando, stai lontano dai locali vietnamiti vegani di cui non ho fatto proprio una buona esperienza! Molto meglio pub bavaresi ( io mi sono trovata benissimo al Sauerkraut vicinissimo a Rosenthaler Platz) dove mangiarsi un buon würstel con patate e se sei vengano puoi comunque buttarti sulla zuppa di crauti che è deliziosa!