
Mi chiamo Sally e non sono un’alcolizzata! La Trasformazione
⇐ Prima Parte: Mi chiamo Sally e non sono un’alcolizzata! La dipendenza.
⇒ Traduzione in Inglese (testo originale)
La disintossicazione
Gradualmente dopo alcune settimane ho iniziato a sentirmi un po’ più normale. Il personale del centro di disintossicazione, diversamente dal solito, mi ha trattato con una certa dignità. Non ero abituata a questo trattamento nei centri di cura dove andavo. Solitamente ci trattavano come animali. Dopo 35 giorni mi hanno dimessa, ritenendomi idonea e capace, ma con l’avvertimento che se non mi fossi impegnata completamente ed iscritta ad un’associazione Alcolisti Anonimi, avrei ricominciato a bere di nuovo. Questo pensiero mi riempì di profonda disperazione.
Lasciai il centro di disintossicazione nel gennaio 2015 senza nessuna aspirazione, ma ero sobria e grata. Non avevo soldi, ne lavoro, ne famiglia e tantomeno amici, perché nessuno voleva avere nulla a che fare con me. Pensavo di essere non-assumibile a causa della mia storia e dei precedenti penali per guida in stato di ebbrezza e non potevo nemmeno immaginare di avere un’altra relazione.
Alcolisti Anonimi
Così mi sono buttata in un’A.A. (Alcolisti Anonimi) perché credevo che questo fosse l’unico modo per gestire la mia dipendenza. Ho ottenuto uno sponsor e stavo gradualmente superando i 12 passaggi previsti e mi sono impegnata a fare ciò che dovevo. Poi nell’aprile 2015 mi hanno presentato Jacqueline Hollows, una life coach di Beyond Recovery. È diventata la mia life coach e ho iniziato a vederla ogni settimana. Non era come gli altri counselor che avevo incontrato in precedenza per la mia dipendenza. Mi ascoltava soltanto e mi indirizzava leggermente nella giusta direzione. Non ha cercato di aggiustarmi.
Introduzione ai Tre Principi
Ho imparato che se riflettevo sulla mia vita e sulla mia dipendenza, avevo delle intuizioni sulle soluzioni per me stessa. Sono sempre uscita dalle sue sessioni sentendomi potenziata e fiduciosa per i giorni a venire. Mi sono resa conto che stavo realizzando cose senza bere, che in precedenza mi avrebbero messa al muro. Sono rimasta stupita, non mi ero resa conto che Jacqueline mi stava introducendo ai Tre Principi.
A poco a poco ho iniziato a capire che non dovevo credere a tutto quello che la mia mente mi stava dicendo. Ogni volta che pensavo all’alcool, lo spingevo fuori dalla mia testa e mi concentravo sugli altri pensieri. All’inizio ho trovato difficile liberare la mente dai pensieri indesiderati. Ogni volta che pensavo all’alcol, mi concentravo su come sarebbe stata la mia vita se avessi bevuto solo un altro drink di nuovo.
Lentamente, ma inesorabilmente, ho scoperto che ero in grado di stare per ore senza pensare a un drink. Quando bevevo freneticamente ogni minuto, pensavo ossessivamente al bere, ora notavo che stavo realizzando cose da sobria, che non credevo possibili e che non ero nemmeno ansiosa. Mi sono resa conto che se non mi preoccupavo degli eventi imminenti, questi non mi spiazzavano quando si presentavano. Dopo un po’ il pensiero di una bevanda alcolica mi ripugnava e mi si stringeva lo stomaco quando vedevo qualcuno con un bicchiere di vino rosso in mano, che tra l’altro era la mia bevanda preferita. Stavo cominciando a vivere la vita senza temere nulla, perché sapevo che sarebbe andato tutto bene se avessi vissuto la vita di momento in momento. Non rimpiangevo il passato ne temevo il futuro.
Il corso con Jack Pransky
Poi sono stato invitata a un breve corso di formazione a Birmingham con Jack Pransky.
Ho partecipato con trepidazione dato che supponevo che tutti gli altri partecipanti avessero una profonda comprensione dei Tre Principi. Jack ha spiegato in termini semplici come i Tre Principi funzionassero dentro di noi tutto il tempo e come il nostro pensiero determinasse ogni sentimento che avevamo e tutta la nostra esperienza della vita. È stato come essere colpiti da una martellata. Ho avuto la realizzazione che avevo rovinato quasi ogni esperienza che avessi mai avuto nella mia vita attraverso il mio stesso pensiero. Temevo o avevo paura di qualcosa, desideravo di più, mi aspettavo di più da me stessa o dagli altri, ecc. Cercavo sempre qualcos’altro. Non avevo mai vissuto nel presente e non apprezzavo quello che avevo. Intendiamoci, non avevo mai avuto pace mentale. È diventato chiaro che non avrei mai potuto realizzarlo desiderando, prevedendo, rimpiangendo o disprezzando me stessa. Avrebbe davvero potuto essere così semplice? Era tutto semplicemente frutto del mio pensiero?
Ascolto Profondo
Poi siamo stati messi in coppia da Jack per fare un esercizio di ascolto profondo. Mi sono spaventata immediatamente, temevo che non sarei stata in grado di completare correttamente l’esercizio. Avevo sempre dubitato di me stessa dicendomi “non ce la faccio”. Avevo studiato in precedenza il counseling e avevo fatto un anno di corso al college, cosa che trovavo difficile perché sentivo di non poter concentrarmi su ciò che un cliente stava condividendo e non mi sentivo mai in grado di risolvere i loro problemi. Mentre stavano condividendo le loro storie con me, sperando che potessi aiutarli, andavo nel panico pensando a cosa avevano detto, come avrei dovuto rispondere, pensavo che non sapevo cosa dire.
Jack ci disse solo di ascoltare, disse che non c’era bisogno di rispondere, non era necessario dare feedback perché non c’è nulla da aggiustare.
Quindi dissi ad Eileen, la mia partner per l’esercizio di ascolto profondo, che non ero mai stata capace di concentrarmi. Eileen ha iniziato a raccontarmi la sua storia e mi sono ritrovata affascinata. Non mi sentivo affatto distratta e non ho nemmeno notato cosa stesse succedendo intorno a me nella stanza anche se c’erano molte persone in aula che stavano facendo lo stesso esercizio.
Ho semplicemente ascoltato e osservato che la mia mente era lucida e non stavo cercando di pensare a cose da dire per aggiustare Eileen. Ho ascoltato ogni parola e nel mio silenzio lei stessa ha gradualmente trovato la sua soluzione. Sono rimasta sbalordita dal fatto che non avevo detto nulla e ci eravamo semplicemente connessi. Questo è stato per me un’enorme intuizione, dato che ho sempre pensato che non potevo concentrarmi su nulla, perché la mia mente era sempre piena di rumore per qualcos’altro. Se solo avessi ascoltato veramente, la mia mente sarebbe diventata tranquilla. Ho avuto la realizzazione che io stessa, in tutti gli anni di studio, avevo messo una barriera tra me e l’apprendimento, credendo di non essere in grado di concentrarmi o apprendere correttamente. Quel fine settimana mi ha cambiato la vita, perché ho visto i limiti che mi ero imposta e il modo in cui le mie convinzioni si erano create dal mio modo di pensare.
Un nuovo inizio
Energizzata e ispirata da ciò che avevo appena sperimentato, quando ho lasciato l’aula alla fine del corso, ho annunciato che non si può mai dire mai e che, in ottobre, avrei potuto volare in Spagna da Jack per frequentare il suo corso di approfondimento. All’epoca sembrava una prospettiva che mi impauriva molto, ma ero determinata a battere le mie paure per ottenere una comprensione più profonda dei Tre Principi. Dopo aver lasciato il corso a Birmingham, mi sentivo come se fossi in una bolla, guardavo il mondo da un altro posto, volevo solo starmente in silenzio, quindi non volevo parlare con nessuno e nemmeno guardare la televisione, il che era un miracolo per me . Mi sono seduta in silenzio per tutto il tragitto verso casa e sono andata a letto sentendomi ancora profondamente scossa dagli eventi del weekend. In realtà mi sentii intorpidita per alcuni giorni. Potevano la mia vita e le mie convinzioni essere tutte un’illusione del mio pensiero?
La conferenza di Londra
Nel maggio 2015, Jacqueline mi ha invitato a Tikun per la conferenza Tre Principi a Londra.
Mi immersi totalmente nei tre giorni della conferenza di Londra sui Tre Principi ascoltando i relatori e i racconti ispiranti. Ho ascoltato alcune storie meravigliose di come i Tre Principi avessero aiutato le persone in tali avversità. Ho sentito qualcosa nella stanza di così potente ed eccitante, come se fossi stata parte di qualcosa che cambia la vita del mondo. L’ultima parte della conferenza è stata un video di Syd Banks che ha parlato della dipendenza. Non avevo mai visto niente del genere, ma ne avevo sentito parlare moltissimo. Guardai con divertimento e incredulità. COSA faceva credere a quest’uomo di sapere qualcosa sulla dipendenza? La dipendenza era un’illusione del mio pensiero?
[Pensai che]Non aveva idea di cosa stesse parlando. Sono stata dipendente dall’alcool per 30 anni perché sono nata con una malattia alcolica, come mi è stato detto per tutta la vita. Oh Mamma Mia ..che Shock avrei provato! Lasciando la conferenza, mi sentivo volare alta come un aquilone dall’emozione, mi rivolsi al mio amico e gli dissi: “Sarò su quel palco l’anno prossimo a condividere la mia storia di dipendenza”.
“Fai attenzione a ciò che desideri!” Non avevo idea di cosa mi aspettasse, ma avevo una nuova fiducia e sentivo che le cose avrebbero funzionato.
⇒ Segue l’ultima parte della storia di Sally.
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