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Stories

Quando ho Abbandonato il Dubbio e L’Insicurezza

Questo post è dedicato a tutti coloro che vivono nella sensazione costante di mancanza di autostima, dubbio e dolore emotivo.

L’altra settimana Monica mi ha fatto una domanda che ha colto nel segno.
Parlavamo del mio ultimo anno, di quanto siano cambiati gli assetti generali, di come io mi senta fortunata e di quante buone scelte abbia fatto.
Mi ha chiesto: Cosa credi sia cambiato a monte di tutto questo? Qual è stata la scintilla, l’intuizione che ha mosso questo cambio di prospettiva così epocale?

E allora ho iniziato a riflettere e ho scritto.

La mia storia, è solo la mia storia. Non nasce con l’idea di insegnare, ma con la voglia di condividere la mia esperienza, sperando che possa essere utile. Magari queste parole possono essere d’aiuto a chi si sente bloccato nel dubbio, a chi vive con fatica carriere promettenti di cui non glie ne frega niente o chi sente di non essere più innamorato.
Ho imparato sulla mia pelle che il dubbio, il risentimento e la preoccupazione ti allontanano di un pensiero in più da ciò che è Benessere più profondo. Il più immenso dono che abbiamo è la possibilità di creare l’esperienza dall’interno e fortunatamente iniziamo a saperlo sempre di più.

LA MIA STORIA (NON TUTTA, SOLO UNA PARTE ,-)

Da qualche anno navigo nella comprensione dell’esperienza umana attraverso i Tre Principi. Li insegno, ne parlo, ne scrivo e non è un segreto per nessuno che da quando li conosco sono cambiate molte cose.
Direi senza esagerare, che è proprio cambiato tutto.

Ho passato dodici anni della mia vita, a cercare di essere qualcosa che non sono.

Avrei voluto essere esplosiva, esaltante e smart. Mi sono sforzata per tanto tempo di aderire a un modello che credevo essere vincente e ho ciecamente seguito persone e idee senza pensare alle conseguenze di ciò che stavo facendo.
Ridevo ma non ero contenta, desideravo cose di cui non mi fregava niente e facevo progetti incredibili che non mi prendevano.
Un’ombra oscura ha pervaso la mia vita. Una preoccupazione costante iniziava a fare capolino appena i miei occhi si aprivano e se ne andava la sera, a fine giornata. A volte si è mangiata pure il sonno.
Ho conosciuto persone che ho considerato interessanti per poi rendermi conto che non erano adatte a me. Ho conosciuto una tale miseria e aridità dentro di me che facevo fatica a riconoscermi.
Non ero depressa né triste. Solo che ero sempre preoccupata e non potete capire quanto sia stato estenuante.
Prima ho lottato, poi mi sono adattata e infine ho passato la linea del mio EBBASTA cosmico.
Devo il mio passaggio alla comprensione di una miriade di cose. Alcune di esse sono arrivate alla spicciolata come piccole lucciole nelle notte, altre invece come vagonate di potenti illuminazioni che “oh wow!” mi hanno gasata da morire.
E siccome il mio ultimo anno è stato irrealisticamente fortunato, oltre che viverlo con questa didascalia in sottofondo, credo di dover ringraziare un’idea che si è fatta largo un po’ per volta in me.
La condivido solo perché forse può essere utile a chi vive il dubbio e l’insicurezza come se fosse un passaggio normale della giornata.

Comprendere che non sono tenuta a rendere conto a nessuno del mio valore come essere umano e, soprattutto, che esso non ha niente a che fare con ciò che faccio per vivere, a me ha cambiato la visione d’insieme.

La cosa più difficile è stata abbattere i residui di orgoglio che mi erano rimasti e ci è voluto del tempo.
L’altra cosa difficile è stata mandare a fare un giro il mio fottutissimo senso di identità.
La terza cosa difficile è stata esplorare cose di me che non sapevo.
La quarta cosa difficile è stata imparare l’umiltà che, tra parentesi, è la cosa più figa che abbia mai compreso.
La quinta cosa difficile è stata fare delle scelte.

In alcuni casi ho dovuto, dispiacendomene, ritornare sui miei passi e riconsiderare alcuni impegni che avevo preso.
In altri casi ho detto alcuni addio, con qualche tizzone di rabbia ancora acceso, ma tendenzialmente circoscritto.

Per quasi tutto il tempo ho ringraziato il cielo che la gran parte dei miei ambiziosi progetti non siano mai completamente partiti, ma che mi abbiano permesso di fare le ossa e rafforzare il mio innato senso di versatilità.

E infine mi sono resa conto che sarei potuta essere una mina vagante di gioia.

E quest’idea mi ha finalmente presa, rivoltata, guidata ed è diventato il mio progetto di vita.
Se state pensando che io sia sempre felice, potete tranquillamente chiedere ai miei amici e vi diranno che in alcuni giorni ho un muso lungo che ciao proprio. E quindi NO, LO CONFERMO non sono sempre felice e, detto tra, noi non m’interessa esserlo.
Credo che la felicità sia di gran lunga sopravvalutata e visto che siamo umani sarà difficile accontentarsi: ne vogliamo sempre di più.
I Principi mi hanno portato la comprensione che gli stati emotivi fluttuano e sono solo un segnale della qualità del pensiero del momento. Niente di più, niente di meno.

Di questo comunque ne parliamo su Blog, quindi nel caso, spilluzzicate qualche post senza contegno. E poi, nel caso vogliate stare nella conversazione, Monica ha pensato un corso straordinario di cui non ho capito assolutamente nulla dal punto metodologico, ma vi assicuro che l’idea di base è una bomba e allora scrivete a lei o a me.

Un grazie a Sydney Banks, Alessandro e a tutti coloro con cui condivido la vita.

Mandate una mail a monica@rendilopossibile.it o simona@rendilopossibile.it

    2 Comments

  1. Cara Simona, grazie per lo straordinario e la bomba. Ti ricordo che non abbiamo ancora parlato del corso io e te… quindi non ti ho spiegato il “punto di vista metodologico”. Ne approfitto e lo spiego qui per tutti!
    Il corso BASTA CATENE! è pensato come uno spazio di confronto in cui, dopo una prima fase di comprensione dei Tre Principi, che essendo solo Tre ed essendo parte della vita di ognuno, sarà piuttosto rapida, passeremo ad esplorare attraverso delle conversazioni trasformazionali gli aspetti e i pensieri della nostra vita, di quella di ciascun partecipante, che ci bloccano, sia consapevolmente che inconsapevolmente. Una volta puntato il faro su questi pensieri, ognuno di noi troverà il modo di fare i conti con i propri grazie alla guida dei Principi e avrà tempo, modo e spazio per ascoltare al di là del solito brusio, qualcosa di molto più importante su di se e per il proprio futuro.
    Nessuno sarà obbligato a mettere in piazza gli affari propri, ma chiunque avrà desiderio di farlo nel gruppo e privatamente, troverà lo spazio per analizzare e trascendere gli ostacoli che lo stanno tenendo bloccato.
    Spero di essere stata utile, nel caso, scrivete, commentate, telefonate… siamo a disposizione!

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